domenica 10 dicembre 2017

I termometri ecologici (al galinstano)

I termometri al galinstano (lega di gallio, indio e stagno) hanno sostituito i termometri a mercurio non più in commercio: sono precisi nello stesso modo, ma sono un po’ più difficili da azzerare.
Ho sentito molte indicazioni, tutte ugualmente corrette, per facilitare la discesa del galinstano (una volta riposto nella sua custodia originale, metterlo in un sacchetto o in un calzino e farlo ruotare velocemente), tuttavia manca un’informazione essenziale: l’operazione di azzeramento deve essere fatta quando il termometro è ancora caldo e la lega ancora allo stato semiliquido. 
Se invece avete dimenticato di azzerarlo subito dopo la misurazione e adesso è freddo, dovete prima scaldarlo sotto il rubinetto dell’acqua calda (mai usare acqua scaldata in un pentolino perché non è possibile controllare bene la temperatura): questa è un’operazione piuttosto delicata che richiede tempo e pazienza in quanto dovete farlo salire solo di qualche linea, facendo ben attenzione a non superare i 42 gradi. Appena vi accorgete che la temperatura sta salendo, riponetelo  subito nella sua custodia ben chiusa, ponetelo in un sacchetto con il bulbo verso il basso e fatelo ruotare velocemente per cinque secondi.
Riassunto: il termometro ecologico si deve sempre azzerare appena usato, quando è ancora caldo. Non insistete a far scendere la lega da fredda perché rischiate solo di romperlo.

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